I mercati rionali di rivendita a Roma, senza strutture di copertura, caratterizzati da tettoie, ombrelloni e stadere, hanno una storia antichissima.
Il mercato di Campo de' Fiori era, come oggi, al centro della piazza, "fino al Quattrocento occupata da un vasto prato, dove pascolavano i cavalli"; il mercato non aveva strutture fisse, ma ospitava i carretti che dalla campagna portavano in città la "grascia"; solo a fine Cinquecento "vi furono costruiti dei casotti provvisti di tetto" (La memoria dei mercati: fonti e documenti sulla storia dell'annona e dei mercati di Roma. A cura di Laura Francescangeli e Oriana Rispoli, Roma, Nuove tendenze, 2006, p. 16).
Tra i tanti mercati temporanei sono documentati quelli di Piazza del Fico, Piazza san Cosimato, Piazza Michele da Carbonara, Largo degli Osci.
Altre immagini riguardano i mercati coperti, i Mercati generali e il mercato domenicale di Porta Portese, nato nel dopoguerra come mercato delle pulci, e oggi frequentato mercato non alimentare